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Articoli e approfondimenti
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Giuseppe Sciacca, Segretario Generale del Governatorato SCV
Il principio di legalità
Estratto dal volume "Matrimonium et ius", pp. 183-194
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Se taluni istituti giuridici, quali l'aequitas e l'epicheia, sono peculiarissimi del diritto canonico sino a indurre qualche studioso a escluderne ogni derivazione concettuale e financo ogni tangenza con gli analoghi istituti rinvenibili in ambito civilistico, viceversa il principio di legalità, suapte natura, appare essenziale di ogni ordinamento giuridico.
Si può pertanto ritenere comune agli ordinamenti civili e all'ordinamento canonico il concetto di un principio di legalità che, per così dire, è immanente alla stessa norma e ad essa preesiste: tale concetto comune risiede nella centralità della dignità della persona umana.
Proponiamo sull'argomento un articolo di S.E. Mons. Giuseppe Sciacca, Vescovo titolare di Fondi, Segretario Generale del Governatorato dello SCV, per gentile concessione dell'Autore.
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Eduardo Bauria, Pontificia Università della Santa Croce
Profili giuridici dell'arte di legiferare nella Chiesa
Estratto da "Ius Ecclesiae", XIX (2007), pp. 13-36
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Forse non è stata riconosciuta abbastanza l'importanza che nel diritto in generale, ma soprattutto nel diritto canonico, ha avuto il Tratatto sulla legge di San Tommaso d'Aquino, ove è contenuta la celebre definzione di legge "rationis ordinatio ad bonum commune, ab eo qui curam communitatis habet, promulgata".
Il compito del legislatore è dunque quello di stabilire un'ordinazione della vita sociale che conduca la comunità verso il suo bene. Ma per poter portare a termine una siffatta operazione occorre prima di tutto "saperla fare", cioè avere l'arte di legiferare.
Proponiamo sull'argomento un articolo del Prof. Rev. don Eduardo Bauria, Ordinario di Parte generale del diritto canonico presso la Pontificia Università della Santa Croce, per gentile concessione dell'Autore.
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Eduardo Bauria, Pontificia Università della Santa Croce
Pastorale e diritto nella Chiesa
Estratto dal volume "Vent'anni di esperienza canonica: 1983-2003", pp. 159-180
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E' noto come negli anni dell'immediato post-Concilio esistesse una riluttanza, quando non un'aperta opposizione, alla presenza stessa del diritto nella Chiesa. Parte di questo tipo di antigiuridismo si manifestava nella pretesa opposizione tra le esigenze pastorali e quelle giuridiche.
Sembra potersi affermare oggi che la tendenza a rifiutare il diritto canonico o ad etichettarlo come ostacolo all'azione pastorale sia sostanzialmente superata.
Proponiamo sull'argomento un articolo del Prof. Rev. don Eduardo Bauria, Ordinario di Parte generale del diritto canonico presso la Pontificia Università della Santa Croce, per gentile concessione dell'Autore.
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Giorgio Corbellini, Presidente dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica
Il sinodo diocesano: natura, finalità e oggetto (can. 460 CIC)
Estratto dal volume "Il sinodo diocesano nel nuovo Codex iuris canonici"
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"Il sinodo diocesano è l'assemblea di sacerdoti e di altri fedeli della Chiesa particolare, scelti per prestare aiuto al Vescovo diocesano in ordine al bene di tutta la comunità diocesana, secondo quanto previsto dai canoni del Codice". Così si esprime il can. 460 del CIC in materia di sinodo diocesano, organo giuridico ausiliare del Vescovo.
Il contributo chiarisce la portata del canone in questione, approfondendo in particolare la natura, la finalità e l'oggetto del sinodo diocesano.
L'articolo è tratto dal volume "Il sinodo diocesano nel nuovo Codex iuris canonici" di S.E. Mons. Giorgio Corbellini, Presidente dell'Ufficio del Lavoro della Sede Apostolica (ULSA), per gentile concessione dell'Autore.
Il volume può essere acquistato a richiesta al nostro sito.
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Hanna Alwan, Vescovo titolare di Sarepta dei Maroniti
La benedizione e il ministro del matrimonio nel diritto orientale
Estratto dal volume "La condizione nella tradizione orientale"
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E' proprio nel senso del sacro nella tradizione orientale, sia nel concetto teologico stesso della natura dei sacramenti, sia nella celebrazione di questi sacramenti, che risiede l'essenziale differenza fra il matrimonio nella Chiesa Latina e il matrimonio nelle Chiese Orientali.
E per questo che non c'è matrimonio nelle Chiese Orientali, senza un rito sacro (can. 828 CCEO), dove la presenza attiva del ministro sacro costituisce un elemento essenziale indispensabile per la validità.
Proponiamo sull'argomento un contributo di S.E. Mons. Hanna Alwan, Vescovo maronita, su gentile concessione dell'Autore.
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Antoni Stankiewicz, Decano del Tribunale della Rota Romana
L'interpretazione del diritto canonico nel "sentire cum Ecclesia"
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Nella sua allocuzione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario al Tribunale della Rota Romana, Benedetto XVI ha parlato dell’interpretazione della legge canonica e della sua importanza per una corretta applicazione del diritto.
Sull’argomento proponiamo alcune considerazioni del Decano della Rota, S.E. Mons. Antoni Stakiewicz, gentilmente concesse nell’ambito dei corsi dello Studium Rotale.
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Alessio Sarais
L'interpretazione della legge canonica, elemento essenziale per la retta applicazione del diritto
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L’interpretazione è lo snodo ineliminabile attraverso cui il diritto astrattamente posto dal legislatore per il bene comune trova concreta applicazione nei casi specifici. A ben vedere infatti nella realtà non esiste un diritto puro o astratto che trova applicazione di per se stesso, ma al contrario nelle diverse fattispecie viene applicato sempre il diritto che hic et nunc l’opera ermeneutica del giudice arriva ad individuare come il più appropriato nel singolo caso venuto al suo esame.
Dell'interpretazione della legge canonica ha parlato Benedetto XVI nel suo discorso per l'apertura dell'anno giudiziario al Tribunale della Rota Romana.
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Francesco Ventura
Il sacramento del battesimo nel CIC e CCEO, occasione di confronto fra la cultura latina e la cultura orientale
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Il battesimo, così come viene trattato nei due Codici, costituisce uno dei tratti peculiari tale da rispecchiare le diverse impostazioni della cultura giuridica latina e di quella orientale. Difatti è mediante il battesimo che si ottiene automaticamente anche il proprio rito, ossia l’appartenenza ad una Chiesa sui iuris ma attraverso lo stesso sacramento il fedele viene anche incorporato in una Chiesa particolare.
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Christiano De Souza E Silva
La visita pastorale nel Codex iuris canonici
Estratto dal volume "La visita pastorale del Vescovo diocesano alla sua Chiesa"
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La visita pastorale è una delle più significative espressioni dell'impegno del Vescovo diocesano nel servizio al popolo cristiano che gli è affidato e del suo dovere di conoscere e di seguire dal di dentro la vita della sua Chiesa. Solo una presenza frequente ed una vicinanza anche fisica possono accrescere la reciproca conoscenza ed anche la comunione tranto necessaria tra il pastore e i suoi fedeli.
Il Codice di diritto canonico dedica alla visita pastorale in quanto tale i cann. 396-398. In altri contesti esso detta poi altre norme circa la visita pastorale - o altri tipi di visita - a specifiche realtà ecclesiali.
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Motu Proprio Quaerit semper di Benedetto XVI
Dal 1° ottobre 2011 al Tribunale della Rota Romana le dispense per matrimonio rato e non consumato e le cause di nullità dell'ordinazione
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Con la Lettera apostolica in forma di Motu Proprio Quaerit semper Benedetto XVI amplia le competenze riservate al Tribunale della Rota Romana. Il documento pontificio datato 30 agosto 2011, ma pubblicato il 27 settembre, modifica alcuni articoli della Cost. Ap. Pastor Bonus del 1988 sulla Curia Romana. Le competenze in materia di dispensa per matrimonio rato e non consumato e di dichiarazione di nullità dell’ordinazione passano quindi in via esclusiva dalla Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti alla Rota.
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Waldery Hilgeman
La nuova legge sulle fonti del diritto dello Stato della Città del Vaticano. Prime note ed osservazioni
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Con la legge vaticana 1° ottobre 2008, n. LXXI, promulgata da Benedetto XVI, è stata sostituita la precedente legge n. II del 7 giugno 1929 ed è stata riformata e ammodernata la disciplina del sistema delle fonti del diritto dello Stato della Città del Vaticano. La maggiore peculiarità dell'articolato sistema normativo applicabile in Vaticano consiste nel fatto che l'ordinamento giuridico dello Stato riconosce nel diritto canonico la prima fonte normativa ed il primo criterio interpretativo.
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Mariapaola Malandrino
L'immatrità psichica quale cause di nullità matrimoniale
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La stragrande quantità delle cause di nullità matrimoniale deriva da un vizio del consenso. L’immaturità psichica rappresenta uno status hominis di primario rilievo, che si colloca come fondamento della vita dell’individuo e si rende manifesta attraverso le più incongrue e svariate modalità di reazione agli stimoli provenienti dall’interno e dall’esterno, creando seri disagi alla società di appartenenza.
In sede canonica, nel caso in cui le perizie psichiatriche riscontrino nei coniugi la presenza di qualche psicopatologia, bisogna tenere presente che solo le forme più gravi di psicopatologia arrivano ad intaccare la libertà sostanziale della persona e che i concetti psicologici non sempre coincidono con quelli canonici.
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Alessio Sarais
Il diritto penale nella Chiesa: alcune considerazioni
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Qualsiasi struttura umana organizzata ha evidentemente bisogno di norme che ne disciplinino la stessa organizzazione e il funzionamento, come già avevano espresso i romani nel noto brocardo: ubi societas, ibi ius. Il diritto è una componente essenziale ed imprescindibile di ogni compagine umana organizzata. Anche la Chiesa pertanto, nella sua struttura terrena e visibile, si è data una serie di norme giuridiche che ne configurano l’assetto istituzionale. Se tutto l’ordinamento giuridico (della Chiesa, come di uno Stato) è dotato del carattere dell’imperatività, questo è ancor più cogente per il settore penale in cui l’ordinamento stesso interviene contro la volontà del singolo per imporre una sanzione e coattivamente ottenerne la effettiva esecuzione.
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Elisabetta Scomazzon
I laici nella storia delle istituzioni di diritto canonico
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Ripercorrere la bimillenaria storia della Chiesa per trattare la figura e il ruolo dei laici dal punto di vista storico giuridico risulta illuminante per comprenderne la disciplina nella legislazione canonistica attuale.
Un'attenta lettura suggerisce come dall’origine la Chiesa vive e cresce con l’apporto di tutti i suoi membri, tra diverse vocazioni e istituzioni partecipi della stessa missione, con doveri e diritti che sotto la mozione dello Spirito si configurano nelle sue istituzioni a vantaggio della Chiesa e dell’umanità.
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Francesco Ventura
Il rapporto dialogico tra diritto canonico e common law
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L'espansione del cattolicesimo in Europa ha fatto sì che il diritto canonico venisse per primo a contatto con forme ed istituti di common law. Appare suggestivo individuare, partendo da una prospettiva storico-giuridica, la reciproca influenza tra il diritto canonico e la tradizione di common law. Anche per una migliore conoscenza del diritto canonico non si può prescindere dall'analisi dell'evoluzione storica e delle "contaminazioni" tra istituzioni giuridiche di diversa tradizione.
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Axel Bayer
Il "popolo di Dio" nel Codice di diritto canonico: uno sguardo ecumenico
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Il libro secondo del Codice di diritto canonico è intitolato "Il popolo di Dio". Questo popolo sono tutti i battezzati che formano la Chiesa. Tutti i battezzati sono chiamati infatti ad attuare, secondo la condizione propria di ciascuno, la missione della Chiesa nel mondo. L'insegnamento del Concilio Vaticano II, in particolare della Cost. Lumen Gentium, e la disciplina del nuovo Codice di diritto canonico portano ad una maggiore comprensione della struttura del popolo di Dio.
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Alessio Sarais
L'impegno dei laici in politica: fondamento giuridico e Magistero della Chiesa
Comunicazione al XV Convegno di diritto canonico della Pontificia Università della Santa Croce
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Tra le realtà temporali che il laico è chiamato a santificare con la sua opera rientra a titolo specialissimo la politica. Non a caso uno specifico paragrafo dell'esortazione Christifideles laici di Giovanni Paolo II è dedicato proprio ai laici e al loro impegno come "destinatari e protagonisti della politica". Animare cristianamente l'ordine temporale - che è il proprium esclusivo e caratterizzante dei laici - significa servire la persona e la società e la politica è il più alto servizio che il laico possa svolgere per la collettività e per gli altri.
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Alessio Sarais
Diritto e pastorale, un binomio inscindibile per il bene della Chiesa
Qualche considerazione sul discorso di Benedetto XVI alla Rota per l'inaugurazione ell'anno giudiziario 2011
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"Non è vero che per essere pastorale il diritto debba rendersi meno giuridico" lo ha affermato Benedetto XVI nel suo discorso alla Rota Romana per l'apertura dell'anno giudiziario 2011. "La dimensione giuridica e quella pastorale - ha proseguito il Papa - sono inseparabilmente unite". Diritto e pastorale non sono quindi da considerarsi ambiti contrapposti, ma piuttosto strumenti complementati per una retta amministrazione e il buon governo della Chiesa.
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Il Motu Proprio di Benedetto XVI per la prevenzione ed il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario
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Con Lettera Apostolica in forma di Motu Proprio del 30 dicembre 2010, il Sommo Pontefice ha istituito l'Autorità di informazione finanziaria (AIF), organismo autonomo e indipendente con incisivi compiti di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo nei confronti di ogni soggetto, persona fisica o giuridica, dello Stato della Città del Vaticano, dei Dicasteri della Curia Romana e di tutti gli organismi e enti dipendenti dalla Santa Sede.
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Alessio Sarais
Il Concistoro e l'ufficio dei Cardinali nel diritto della Chiesa
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Cos'è un Concistoro e qual è la funzione dei Cardinali nella Chiesa? A queste domande risponde il diritto canonico, in particolare i canoni 349-359 del Codice e la Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis. Nati storicamente come Senatus Romani Pontifici, i Cardinali costituiscono un collegium peculiare chiamato al compito di aiutare ed assistere il Papa, oltre che reggere il governo in caso di Sede Apostolica vacante ed eleggere il Romano Pontefice.
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Il Vescovo e la sua potestà nel Codice di diritto canonico
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I Vescovi sono successori degli Apostoli e congiunti con il Romano Pontefice in un unico Collegio. Il Papa è il capo di questo Collegio e i membri sono i Vescovi in forza della loro consacrazione episcopale e mediante la comunione gerarchica con il Romano Pontefice e gli altri Vescovi. Con la stessa consacrazione episcopale i Vescovi ricevono, con l'ufficio di santificare, anche gli uffici di insegnare e governare nella Chiesa.
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La tutela amministrativa nell'ordinamento italiano e nell'ordinamento canonico
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I caratteri e la portata dell'atto amministrativo nell'ordinamento italiano e in quello canonico, gli elementi fondamentali e i possibili vizi e la definizione dei mezzi di tutela amministrativa e giudiziale avverso gli atti illegittimi. L'analisi della patologia dell'atto amministrativo in termini comparativistici, evidenziando profili di similitudine e aspetti di divergenza tra i rimedi proposti nell'ambito dei rispettivi ordinamenti a tutela dei soggetti pregiudicati da un atto illegittimo.
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Ultimo aggiornamento di questa pagina 10/04/2013
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